Scambiarsi le diete: ecco perché non va mai fatto
- Dott.sa Elisabetta Bafile
- 10 lug 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Perché i nutrizionisti insistono tanto sul fatto di non scambiarsi le diete? Sarà solo per un mero tornaconto economico o c’è dell’altro?
Un percorso nutrizionale comincia con un’accurata anamnesi. Il primo colloquio, della durata di oltre un’ora, serve al professionista per conoscere la storia medica del suo assistito. Nella prima parte si fa un’anamnesi fisiologica, patologica e ponderale; la seconda parte della visita è dedicata a indagare le abitudini alimentari del soggetto e il reale intake calorico giornaliero (calcolo delle calorie assunte).
Il requisito fondamentale di un piano nutrizionale è quello di non aggravare condizioni patologiche preesistenti. Alcuni cibi contengono sostanze che possono interferire con l’azione di specifici farmaci.
Ad esempio, il paziente in cura con la levotiroxina (nota come Eutirox) dovrebbe limitare il consumo di cibi come fagioli, cavolo, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, broccoli perché ne riducono notevolmente l’efficacia agendo sulla biodisponibilità dello iodio. Anche un elevato consumo di soia può diminuire l’efficacia del farmaco, sia per un peggioramento dell’assorbimento intestinale, sia per interazioni dirette degli isoflavoni della soia con la fisiologia tiroidea.
Le verdure a foglia larga e alcune brassicacee (cavoli, broccoli ecc.) hanno un elevato contenuto di vitamina K, essenziale per i processi di coagulazione del sangue. Un eccessivo consumo di questi alimenti in soggetti sottoposti a terapia anticoagulante con warfarin (noto come Coumadin) può ridurre notevolmente l’azione del farmaco, esponendo il paziente al rischio di trombosi.
Una dieta molto ricca di proteine può aumentare l’assorbimento di propranololo, farmaco beta bloccante con azione antipertensive e bradicardizzante. L’esperidina, presente nel succo di arancia, può ridurre l’assorbimento di un altro ipertensivo, il celiprololo.
Stilare un piano nutrizionale necessita di competenze specifiche in campo medico/scientifico per questo scambiarsi diete nuoce alla salute. Ci avete mai pensato quando in buonafede fotocopiavate la dieta per o da una vostra amica?
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